Gli Shadrane sono formati dal tastierista francese Vivien Lalu e del chitarrista olandese Joop Wolters, affiancati dalla sezione ritmica formata dai fratelli Matt e Gregg Bissonette.
Ovviamente si sono avvalsi della collaborazione di perle del rock, quali Goran Edman, Bjorn Jansson, Henrik bath e Martin LeMar che si dividono il microfono, Marco Sfogli che concede assoli in sette traks, Alex Argento e Gary Wehrkamp partecipano con tre assoli di tastiere mentre Virgil Donati suona la batteria in tre songs.
I componimenti hanno connotazioni sinfoniche e Lalu dimostra di avere delle potenzialità musicali esplorate parzialmente. Ascoltandolo la prima volta si può avere l'impressione di maneggiare un disco alquanto anonimo, quasi ripetitivo. Ma fermarsi ad un unico ascolto è un vero peccato perchè se ne percepisce la valenza negli ascolti successivi, ed è strano come l'impressione sia quella di trovare sempre qualcosa di nuovo, qualcosa che era sfuggito al nostro orecchio.
L'album esalta il lavoro di Lalu a 360 gradi, soprattutto la sua cura per i dettagli che lo differenzia dagli altri musicisti del suo stesso genere.
La song migliore è "She Writes" anche se non si può dire che il resto sia da scartare. Al contrario, è un lavoro apprezzabile anche da un neofita di questo genere musicale.
Promosso a pieni voti.
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